Lezioni di Storia. Flussi.
PRESENTAZIONE: GLI ORIZZONTI

Questo blog intende ripercorrere alcuni temi della storia dell’ultimo millennio così come ho imparato a insegnarla per alcuni decenni nelle scuole superiori, a Firenze, a  Parigi e in Brasile. Le mie prime lezioni, oltre ad essere abbastanza ideologiche, come era costume allora, seguivano lo schema tradizionale di causa-effetto. Il dialogo con i miei studenti, i loro dubbi e i loro interrogativi mi hanno portato ad una continua riflessione che, insieme ad approfondimenti in vari campi, mi hanno condotto in un’altra direzione.

Complessità.

Il superamento della scienza moderna, quella galileiana per intendersi, grazie allo sviluppo della scienza della complessità mi ha obbligato a interrogarmi su come nuovi paradigmi potessero orientare in modo nuovo lo studio della storia. Il carattere aperto del pensiero complesso ha permesso di rompere la rigida separazione tra scienze umane e scienze fisiche, facendo parlare al Premio Nobel per la chimica Ilya Prigogine, di “Nuova alleanza”. Erano gli anni ’70 del secolo scorso, ma da allora le cose hanno seguito uno sviluppo considerevole.

La difficoltà che ho incontrato è stata non indifferente, perché la riflessione degli storici di professione non teneva per nulla il passo delle scienze fisiche, tant’è che il primo storico a parlare chiaramente di visione complessa è stato l’inglese Gaddis con The landscape of history (2004) mentre Rélier les connaissances (Convegno di Morin del 2000) non aveva lasciato tracce.

Qualche contributo proveniva da discipline che si incontravano con la storia come l’economia, l’epistemologia, la biologia, ma non dalla storia in quanto tale: eppure già Prigogine aveva parlato di “freccia del tempo” a proposito della Natura. Non sono stati dunque gli storici a spingermi in un approfondimento, ma l’incontro con il pensiero complesso prodotto dal Santa Fe Institute nel 1994 e le domande che mi si ponevano nella mia attività di docente.

Da allora ho fatto quasi tutto da solo, tanto che non esistono manuali di storia per le Superiori che abbiano un approccio metodologico complesso: certo qualche riferimento si può trovare, ma risulta parziale e marginale. Il carattere evolutivo e distintivo dei libri di storia è l’abbandono quasi totale di un’impostazione ideologica. E’ certo un fatto positivo, ma è poca cosa. Alla fine degli anni ’90 era diffuso un libro che si interrogava se Stalin fosse dentro o fuori il marxismo-leninismo (sic!).

Uno snodo nella mia riflessione è avvenuto nel 2004 con la pubblicazione di “Dentro la rete: la storia e il pensiero complesso”.

Fino ad ora il mio approfondimento sulla storia è stato portato nelle aule di scuola e in interventi che avevano al centro però altri argomenti; in questo blog intendo riassumere quanto sviluppato partendo da temi propriamente storici. Ho scelto il testo scritto invece della presentazione orale perché permette a chi ne volesse approfittare una riflessione maggiore: verba volant, scripta manent.

La scelta degli argomenti corrisponde all’esigenza di mettere a fuoco un tema che non si esaurisca in sé ma abbia molte aperture e permetta connessioni e interconnessioni: contrariamente a quanto spesso si legge non esistono obbiettivi da realizzare in questo percorso, ma orizzonti da individuare. Esistono personaggi ed eventi che appaiono decisivi, ma il senso delle mie pagine è quello di vedere i flussi in cui quegli eventi e quei personaggi sono inseriti: un fiume che quando sbocca nel mare ha raccolto le acque di diversi affluenti. Il metodo è dunque questo: flussi, continuità-rottura, rifiuto di una visione moralistica (bene e male) e anacronistica (valutazione del passato con criteri odierni).

Eviterò di parlare del cuoco di G. Cesare, dei muratori della Grande Muraglia e di altri noti inservienti come pure darò per scontati i singoli avvenimenti perché in genere noti e perché il blog non vuol essere un manuale di storia per le superiori.

Brevemente qui il senso dei dodici capitoli.

Presentazione
Gli orizzonti
L’Europa medievale
Cosa giunge a noi dal MedioEvo?
Il Cristianesimo fino al 1648
Continuità e rottura nel Cristianesimo prima della Pace di Westfalia
La crisi dell’Italia
Nodi e flussi che hanno impedito all’Italia di gareggiare con gli altri Paesi
La modernità: 1700 e 1800
Cosa si intende per “modernità” e quali furono i salti realizzati nei due secoli
Le Americhe
Oltre l’indigenismo
L’Asia
Crescita e ritardi di un continente dalla storia rilevante
L’Africa
Flussi e ritardi di un continente frammentato
Il capitalismo
Perché l’uso di questa categoria è inappropriato
Il 1900: ideologia e politica
Ruolo della cultura ideologica e politica nella società di massa
La globalizzazione
Contro la riduzione a fenomeno già visto e il nuovo mondo che essa crea
La schiavitù
Ricostruzione del fenomeno otre moralismo e anacronismo
Frontiere culturali
Quali orizzonti si aprono a partire dalla molteplicità di reti e di flussi



E’ mia intenzione proporre un capitolo ogni quindici giorni.

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